Appunti sconnessi di mezza estate........
Tra i tanti imput che si trovano in rete, questi mi hanno fatto riflettere.
David Byrne, nel suo illuminante libro "Come funziona la musica", ci invita a riflettere sul potere trasformativo dell'atto creativo, che va ben oltre il semplice consumo di opere artistiche. Egli sostiene che creare musica, vestiti, arte e persino cibo ha un impatto profondo e forse più benefico su di noi rispetto al mero atto di fruirne passivamente. Tuttavia, nota anche come l'atteggiamento degli Stati nei confronti dell'insegnamento e del sostegno delle arti abbia spesso ostacolato la creatività tra le masse. È come se gli uomini di potere preferissero stabilire una sorta di gerarchia culturale che svaluta i nostri sforzi amatoriali e promuove il consumo a discapito della creazione individuale.
In contrasto con questa visione, Ellis Dissanayake, antropologa culturale autrice di "Homo Aestheticus", ci riporta alle origini stesse dell'arte, sostenendo che sin dai tempi preistorici tutte le forme artistiche sono state un'esperienza comunitaria. Questo approccio non solo ha rafforzato la coesione dei gruppi umani, ma ha anche aumentato le loro probabilità di sopravvivenza. In altre parole, la letteratura, la musica e le arti visive non erano semplicemente svago, ma avevano una utilità pratica e evolutiva. Forse, analogamente allo sport, la musica può essere vista come un gioco di squadra, dove l'atto di suonare insieme va ben oltre la composizione e l'espressione individuale del talento.
Infine, secondo Mark Kats, autore di "Capturing Sound", l'avvento delle registrazioni e la riproducibilità delle performance hanno rivoluzionato l'insegnamento musicale all'inizio del secolo scorso. Se prima l'obiettivo era insegnare la musica per permettere alle persone di suonarla, ora si tratta di imparare e comprendere le forme musicali in modo più ampio. Questo cambio di prospettiva ha portato a un'enfasi maggiore sull'ascolto rispetto all'attività musicale diretta.
In conclusione, queste riflessioni ci spingono a rivalutare il ruolo dell'arte e della creatività nella nostra società, incoraggiandoci a abbracciare l'atto stesso di creare come un'esperienza fondamentale per arricchire la nostra vita e il nostro mondo.