Jam Session: Come affrontarla

21.04.2017

Parliamo di una cosa fondamentale per un musicista: la "Jam Session". Mi trovo a New York, quale città migliore per parlarne!?!

Dalle jam sono nate collaborazioni che hanno dato vita a guppi storici, musicisti che hanno cambiato la musica si sono fatti le ossa nelle jam, e quest'ultima è soprattutto un ottima occasione per imparare e per uno scambio di idee e jam vuol dire prima di tutto divertirsi e gioire assieme della musica ma l'importante è cercare di fare musica! A volte in Italia (e non solo) vedo che non funzionano molte cose nelle session, problemi che si potrebbero migliorare con pochissimo. A tale scopo scrivo questo post con quelle che secondo me (e sec ondo tutti i musicisti jazz non di primo pelo) sono le regole per rendere costruttiva e piacevole (per noi e per chi ascolta) una jam session.

  • La jam non è una gara o una prova d'esame, chi si atteggia in questo modo vuol dire che lui stesso soffre in passivo di quella sindrome da competizione che non porta a niente, e deve quindi risolvere il suo rapporto con la musica e con gli altri.
  • Le cantanti hanno diritto di cantare nelle tonalità che le mettano a loro agio, cercando di essere a loro volta elastiche. Cioè, se tu cantante mi chiedi "Round Midnight" in B e suono il sax o la tromba, ti chiederei cortesemente di farla in C o Bb.
  • Sempre le cantanti devono "prendere in mano" la scena e staccare il tempo.
  • Se uno strumentista si trova con una cantante sul palco, non può pretendere di suonare un brano bebop alla sua velocità preferita ma dovrà avere il buon senso di capire che con la voce non fai le stesse cose che con il sax alto! (Anche Sarah Vaughan non faceva le cose di Charlie Parker)
  • La scelta dei brani dovrebbe avere un buon senso: non devo far vedere che sono più figo e suono minimo i brani di Wayne Shorter o per forza Giant Steps a 300 bpm...posso suonare Autumn Leaves ed essere strafigo perché suono bene e allo stesso tempo suono qualcosa di agevole e pratico per tutti. Meglio suonare "Blue Bossa" fatta bene che brani di Herbie Hancock fatti male ( prendersi la colpa della scelta) La musica si fa assieme, per questo bisogna mettere a proprio agio tutti in modo da ottenere un risultato ottimale; il pubblico non capisce chi sbaglia quindi, la brutta figura la fa anche quello che voleva fare il figo!
  • Sempre riguardo la scelta dei brani cerca di variare velocità, tonalità e possibilmente atmosfera (ad esempio da minore a maggiore, da swing a even eight a bossa nova....)
  • Non portare partiture e possibilmente scegli brani che sappiano tutti.
  • Ogni musicista che è sul palco ha diritto di fare un suo assolo, ma allo stesso tempo è preferibile attendere il brano successivo piuttosto che raddoppiare o triplicare il proprio strumento.(tre sax o tre chitarre sul palco non vanno bene!)Non creiamo affollamento sul palco
  • Per il tuo assolo c'è sempre tempo, aspetta il tuo turno e se suoni lo stesso strumento di chi ha appena fatto il solo, aspetta che lo faccia qualcuno che suona un altro strumento prima di te.
  • Regola la durata dei tuoi assoli; ricorda che non è un tuo concerto e che, più il gruppo è numeroso, meno dovrebbero durare gli assolo.
  • Regola il volume giusto in modo da essere una tacca sopra gli altri se fai il solo e una tacca in meno se accompagni. Il batterista dovrà invece regolarsi dosando la forza bruta delle braccia. (Un appunto a quest'ultimo: Che bello quando suono con un batterista che ha grande energia e contemporaneamente suona pianissimo! E' stupendo! Posso suonare tutte le dinamiche che voglio)
  • Cerchiamo il contatto visivo con gli altri musicisti, non isoliamoci. Questo serve anche per capire chi suonerà il primo assolo e
    ome chiudere un brano.
  • Uno dei problemi più diffusi è il finale! Quante volte si vede la cantante che guarda gli altri perché non sa come finire un brano ?!? (scusa cantante, succede anche agli altri ma a te più spesso) Il leader (chi suona il tema) dovrà guidare gli altri musicisti attraverso la logica di ciò che suona, accostandoci il linguaggio del corpo. Se non sai cosa fare, con un gesto deciso chiama uno stop, fai una cadenza, prendi una nota finale (cantante, prendi una nota e tieni quella, non cambiarne altre sette se no non si capirà mai che accordo mettere e quale sarà l'ultima nota) e su quella fai un altro gesto comprensibile di chiusura.
  • Se non sai il brano ti prego, non salire con le parti e non suonare, aspetta il prossimo. Se non sai neanche il prossimo chiediti se è meglio andare a casa a studiare e tornare in futuro.Ecco un esempio di una breve lista di brani da conoscere a memoria (tema ed accordi) per essere in grado di suonare ad una jam session.
  • Chitarrista timido, ti prego con tutto il cuore: non suonare girato! E' qualcosa di inguadrabile! Ti senti più protetto? Da cosa?!? La tua insicurezza non ne guadagna niente e peggiora la tua immagine vista dagli altri ma vista anche da te
    stesso visto che il corpo comunica con la mente e viceversa.
  • Cantante spavalda/o, ricordati che dietro hai musicisti che "spesso" (anche se non sempre) ne sanno più di te...la scena non è tua con dietro degli impiegati al tuo servizio. Trova il giusto compromesso essere leader ed allo stesso tempo parte di un gruppo. Rispetta te stessa ed i musicisti.

  • La jam non è una gara o una prova d'esame, chi si atteggia in questo modo vuol dire che lui stesso soffre in passivo di quella sindrome da competizione che non porta a niente, e deve quindi risolvere il suo rapporto con la musica e con gli altri.
  • Le cantanti hanno diritto di cantare nelle tonalità che le mettano a loro agio, cercando di essere a loro volta elastiche. Cioè, se tu cantante mi chiedi "Round Midnight" in B e suono il sax o la tromba, ti chiederei cortesemente di farla in C o Bb.
  • Sempre le cantanti devono "prendere in mano" la scena e staccare il tempo.
  • Se uno strumentista si trova con una cantante sul palco, non può pretendere di suonare un brano bebop alla sua velocità preferita ma dovrà avere il buon senso di capire che con la voce non fai le stesse cose che con il sax alto! (Anche Sarah Vaughan non faceva le cose di Charlie Parker)
  • La scelta dei brani dovrebbe avere un buon senso: non devo far vedere che sono più figo e suono minimo i brani di Wayne Shorter o per forza Giant Steps a 300 bpm...posso suonare Autumn Leaves ed essere strafigo perché suono bene e allo stesso tempo suono qualcosa di agevole e pratico per tutti. Meglio suonare "Blue Bossa" fatta bene che brani di Herbie Hancock fatti male ( prendersi la colpa della scelta) La musica si fa assieme, per questo bisogna mettere a proprio agio tutti in modo da ottenere un risultato ottimale; il pubblico non capisce chi sbaglia quindi, la brutta figura la fa anche quello che voleva fare il figo!
  • Sempre riguardo la scelta dei brani cerca di variare velocità, tonalità e possibilmente atmosfera (ad esempio da minore a maggiore, da swing a even eight a bossa nova....)
  • Non portare partiture e possibilmente scegli brani che sappiano tutti.
  • Ogni musicista che è sul palco ha diritto di fare un suo assolo, ma allo stesso tempo è preferibile attendere il brano successivo piuttosto che raddoppiare o triplicare il proprio strumento.(tre sax o tre chitarre sul palco non vanno bene!)Non creiamo affollamento sul palco
  • Per il tuo assolo c'è sempre tempo, aspetta il tuo turno e se suoni lo stesso strumento di chi ha appena fatto il solo, aspetta che lo faccia qualcuno che suona un altro strumento prima di te.
  • Regola la durata dei tuoi assoli; ricorda che non è un tuo concerto e che, più il gruppo è numeroso, meno dovrebbero durare gli assolo.
  • Regola il volume giusto in modo da essere una tacca sopra gli altri se fai il solo e una tacca in meno se accompagni. Il batterista dovrà invece regolarsi dosando la forza bruta delle braccia. (Un appunto a quest'ultimo: Che bello quando suono con un batterista che ha grande energia e contemporaneamente suona pianissimo! E' stupendo! Posso suonare tutte le dinamiche che voglio)
  • Cerchiamo il contatto visivo con gli altri musicisti, non isoliamoci. Questo serve anche per capire chi suonerà il primo assolo e
    ome chiudere un brano.
  • Uno dei problemi più diffusi è il finale! Quante volte si vede la cantante che guarda gli altri perché non sa come finire un brano ?!? (scusa cantante, succede anche agli altri ma a te più spesso) Il leader (chi suona il tema) dovrà guidare gli altri musicisti attraverso la logica di ciò che suona, accostandoci il linguaggio del corpo. Se non sai cosa fare, con un gesto deciso chiama uno stop, fai una cadenza, prendi una nota finale (cantante, prendi una nota e tieni quella, non cambiarne altre sette se no non si capirà mai che accordo mettere e quale sarà l'ultima nota) e su quella fai un altro gesto comprensibile di chiusura.
  • Se non sai il brano ti prego, non salire con le parti e non suonare, aspetta il prossimo. Se non sai neanche il prossimo chiediti se è meglio andare a casa a studiare e tornare in futuro.Ecco un esempio di una breve lista di brani da conoscere a memoria (tema ed accordi) per essere in grado di suonare ad una jam session.
  • Chitarrista timido, ti prego con tutto il cuore: non suonare girato! E' qualcosa di inguadrabile! Ti senti più protetto? Da cosa?!? La tua insicurezza non ne guadagna niente e peggiora la tua immagine vista dagli altri ma vista anche da te
    stesso visto che il corpo comunica con la mente e viceversa.
  • Cantante spavalda/o, ricordati che dietro hai musicisti che "spesso" (anche se non sempre) ne sanno più di te...la scena non è tua con dietro degli impiegati al tuo servizio. Trova il giusto compromesso essere leader ed allo stesso tempo parte di un gruppo. Rispetta te stessa ed i musicisti.

  • da: alessiomenconiguitarlessons.com

                                                                                                                       

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