Pick up per chitarra
da dampi.it
Piccoli ma essenziali, i pick up rappresentano il cuore pulsante di ogni
chitarra elettrica: sono infatti la componente deputata a convertire le
vibrazioni delle corde in impulso elettrico, generando il suono che
caratterizza in modo unico ogni strumento.
Pick up per chitarra magnetici
I pick up per chitarra magnetici sono i più diffusi e i più famosi. Questi pick up sono formati da uno o più magneti costituiti da un filo di rame avvolto a spirale, che produce un piccolo campo magnetico. Alterando questo campo, le vibrazioni delle corde inducono una corrente elettrica che viene poi tradotta in suono dall'amplificatore. I pick up magnetici si distinguono in due principali tipologie: i single coil e gli humbucker.
Le chitarre Fender montano tradizionalmente dei pick-up "single-coil", mentre le chitarre Gibson montano degli "humbuker". Il suono dei questi due differenti tipi di magneti è profondamente diverso: un "single-coil" presenta un suono cristallino, acuto, molto pulito, mentre il tipo "Humbuker" suona pastoso, rotondo e più caldo.
I pick up single coil sono i pick up per chitarra più semplici, costituiti da un filo di rame avvolto intorno a una singola bobina. I single coil furono inventati negli anni Venti del Novecento da George Beauchamp, un chitarrista californiano che cercava un modo per amplificare elettricamente la chitarra acustica. Con l'aiuto finanziario di Adalph Rickenbacker, un ricco ingegnere interessato al progetto, Beauchamp arrivò al brevetto negli anni Trenta, producendo la celebre chitarra elettrica Frying Pan ("Padella"), un modello che ricordava proprio una padella da cucina. I due soci iniziarono a commercializzare i pick up single coil nel 1932.
Pickup Charlie Christian
Pickup single coli Gibson P90
Nb. I poli magnetici di diversa altezza servono per differenziare il campo magnetico su ogni diversa corda, così come le viti servono a regolare l'altezza avvicinando o allontanando i magneti dalle corde cambiando il suono.
I single coil si distinguono per un suono molto nitido e cristallino, ma hanno una sensibilità molto elevata a qualunque tipo di interferenza elettrica. Per questo motivo producono spesso un leggero rumore di fondo, noto come hum.
I pick up humbucker sono pick up per chitarra inventati proprio per risolvere il problema del ronzio. Il loro nome deriva dall'espressione "buck the hum", che richiama proprio il concetto di annullamento del ronzio. Questi pick up sono costituiti da una doppia bobina che permette di annullare ogni interferenza, generando un suono molto diverso da quello dei single coil: più caldo, pastoso e corposo.
Sebbene prototipi di humbucker iniziano a vedere la luce già prima degli anni Cinquanta, l'invenzione di questi pick up per chitarra è attribuita alla Gibson Corporation, che montò questa componente rivoluzionaria su alcune delle prime chitarre Les Paul. Da allora, l'humbucker è sempre stato associato alla Gibson, nonostante sia usato anche da altri costruttori.
Pick up attivi e passivi
I pick up magnetici si possono distinguere in attivi e passivi. I passivi sono i più diffusi e si distinguono dagli attivi poiché non hanno bisogno di alimentazione elettrica supplementare; producono un suono più morbido e delicato, molto malleabile dal punto di vista dinamico. Al contrario, i pick up attivi devono essere sempre abbinati a una batteria da 9 Volt che alimenti il preamplificatore incorporato: una componente che permette a questi pick up per chitarra di produrre un suono più potente soprattutto in termini di gain e di sustain, privo di rumori di fondo, anche se caratterizzato da minori possibilità di controllo della dinamica.
es. pickup attivo
Pick up per chitarra piezoelettrici
I pick up Piezo sono pick up per chitarra realizzati in materiali piezoelettrici, che hanno la proprietà di rilevare le variazioni di pressione prodotte delle corde e di convertirle in una differenza di potenziale elettromagnetico, che si traduce in un debole impulso elettrico. Il pregio maggiore di questa tecnologia è la sua pulizia: il piezo è infatti sensibile solamente alle vibrazioni della corda e non subisce interferenze elettromagnetiche. Questo tipo di pick up per chitarra viene generalmente usato sulle chitarre acustiche elettrificate, visto che la sensibilità delle tecnologie adottate è tale da catturare tutte le sfumature acustiche dello strumento acustico.
es. piezoelettrico per chitarra elettrica
Pickup esafonico
Se vuoi usare la tua chitarra come controller MIDI per accedere alle librerie del tuo PC ti serviranno un pickup esafonico, per esempio quelli della serie Roland GK, e un convertitore esafonico-MIDI compatibile, per esempio il Roland GI20.
Il pickup esafonico non converte in MIDI, non puoi
collegarlo direttamente al computer. Oltre al pickup esafonico, avrai
quindi bisogno di qualcosa che converta il suo segnale in un impulso
MIDI.
Regolazione dei pick-up
Possiamo facilmente capire quando una chitarra elettrica suona bene solo ascoltandola da
spenta. Se già così presenta il suono che ricerchiamo ed è confortevole da suonare, possiamo
essere soddisfatti della nostra opera e passare alla taratura dei pick-up.
Essendo il pick-up un dispositivo che serve a trasmettere il suono delle corde all'amplificatore
è molto importante tararlo correttamente. Dobbiamo quindi procedere ad avvicinare o distanziare
i singoli magnetini alle corde, considerando che:1- più i magneti sono vicini alle corde tanto più il volume è alto, e viceversa.
2- se ci si avvicina troppo al magnete il campo magnetico può attirare la corda impedendone la
vibrazione e quindi smorzare il suono. Inoltre una eccessiva vicinanza al magnete da parte della
corda può anche provocare suoni irregolari, saturi e leggere stonature. Oppure frustare il
magnete stesso con il risultato di rumori fastidiosi.
3- una eccessiva distanza per contro, oltre a fornire un volume basso, impedisce al magnete di
captare tutte le frequenze della corda, con il risultato di un suono povero ed impersonale.Ricordo anche che il pick-up posto vicino al manico capta delle vibrazioni più ampie (infatti si
trova a circa metà della corda) con conseguente aumento di flusso magnetico (pertanto fornisce
un volume maggiore). Al contrario si verifica sul pick-up posto al ponte.
Per questo motivo a volte quest'ultimo viene costruito in modo da fornire un maggior segnale di
uscita (vedi per es. Fender Telecaster e Jaguar).Esistono dei modi sofisticati per regolare il volume dei pick-up tramite strumentazione
elettronica, ma dato che quando si suona conta solo l'orecchio umano, solo quest'ultimo ci
permette di valutare correttamente il suono del nostro strumento. Pertanto la regolazione va
eseguita ad orecchio!
Per iniziare occorre sapere in teoria qual è la minima distanza tra corda i magnete.
Di norma le riviste specializzate consigliano una distanza minima di 3 mm dalle corde su
qualsiasi pick-up. Mentre la Gibson non prescrive alcuna regolazione, la Fender invece riporta
dei valori minimi di taratura dei propri pick-up tradizionali ("single-coil") che ho riportato
nella seguente tabella:
Come si è detto Gibson non prescrive un valore di regolazione minimo, e dato che i pick-up
Gibson hanno la caratteristica di possedere un alto segnale di uscita (essendo di tipo
"humbuker"), si può pertanto consigliare una distanza non inferiore a 3mm.Il procedimento di taratura, per quanto detto sopra, inizia a partire da pick-up al ponte.
Terminata questa taratura si passa a quello al manico. Infatti il risultato che si deve
raggiungere (a meno di esigenze particolari) è quello di ottenere lo stesso volume su entrambe
i pick-up.
Con il piccolo strumento (righello graduato) servito per misurare l'action delle corde sarà
utile anche per eseguire questa operazione. Dando per scontato la perfetta regolazione delle
corde e del manico, iniziamo a regolare i magneti seguendo le istruzioni sotto riportate.1- alzare il volume ed i toni al massimo di tutti e due i pick-up della chitarra.
2- alzare i bassi e gli acuti dell'amplificatore al massimo (se esiste l'equalizzatore
posizionarlo a zero o disinserirlo se possibile) e regolare il volume ad un livello normale.
3- selezionare il pick-up interessato.
4- premere il MI cantino all'ultimo tasto, quindi con righello misurare l'altezza della corda
come mostrato nella figura, rilevando la distanza tra il bordo superiore del magnete e quello
inferiore della corda (ved. schizzo e foto). La lettura avverrà con l'approssimazione di circa
1 decimo di mm, valore trascurabile!
5- agendo sulle viti di regolazione del pick-up e dei singolo magneti regolare l'altezza al
valore minimo prescritto.
6- procedere in tal senso sulle altre corde, e così via sugli altri pick-up.Nelle seguente tabella ho riportato uno schizzo ed una fotografia che vi può aiutare a
comprendere meglio l'operazione da eseguire:
Occorre precisare che alcuni pick-up (specialmente quelli vintage) non possiedono magnetini regolabili uno ad uno. Ad esempio il pick-up della Fender Jaguar della foto (ved. sopra) presenta delle barrette cilindriche preposizionate secondo una regolazione standard fornita dalla stessa casa costruttrice. Ho rappresentato questa regolazione nel seguente schizzo:
In questo caso è possibile solo regolare l'altezza del Mi cantino e del Mi basso agendo sulle
due viti di regolazione del pick-up. Questo sistema era adottato in passato per il semplice
motivo che in quegli anni non esistevano corde per chitarra con diverse scalature!
Pertanto le "mute" di corde risultavano tutte uguali (forse 0.012?) ed il SOL era avvolto!
Nei tempi in cui io ho iniziato a suonare (1966), per ottenere corde più sottili, si usava "scalare"
le corde: cioè si poneva il LA al posto del MI basso ...e così via, logicamente si dovevano
montare due cantini: uno per il SI e l'altro per il MI!
Il problema stava nel fatto che il SOL (cioè il SI originale) non era avvolto e pertanto suonava
con volume più alto rispetto le altre corde (le corde non avvolte hanno più volume dal punto di
vista magnetico) ed inoltre il magnetino risultava troppo vicino alla corda stessa
(ved, schizzo sopra).
Le due viti laterali servono ad avvicinare o allontanare tutto il pickup dalle corde.