Senza la musica la vita sarebbe un errore
Parte 1
In principium erat sonus
Torquato Tasso cita Plotino in questa frase:
Come scrive Plotino nel libro De triplici animae reditu, tre sono le strade di ritornare al Cielo: l'una per via della bellezza, o dell'amore: la seconda della musica: la terza della Filosofia.
Essere ancora capaci di commuoversi
The Christ Child's Lullaby
Possono passare anni di elaborazione, di scrutinio, di analisi accurata del fenomeno musicale, ma esso sarà sempre in grado di riservare sorprese con impreviste connessioni tra evento sonoro e mondo interiore che sfuggono a qualunque freddezza razionale. Qui ne racconto un esempio.
The Christ Child's Lullaby è una semplicissima ninna nanna a Gesù, di quelle che a miriadi hanno attraversato la storia della musica, ma questa particolare versione ha il potere, a distanza di anni, di far risuonare per simpatia corde segrete nel mio cuore, fino a una tenerezza che avvicina alla commozione. Com'è possibile?
- Si tratta di un canto di origine celtica in modo misolidio;
- Questo arrangiamento, per quanto ispirato vagamente ad atmosfere new age, lascia prevale la superba voce di Sheena Wellington, poderosa cantante folk scozzese che nel suo timbro unisce un vigore preromano e dolcezza materna;
- La melodia semplice con il settimo grado abbassato è imperlata di arcaismo, ma non di un arcaismo di maniera, bensì di una ricerca di esattezza storica, dalla dizione della cantante alla chiarezza del testo;
Ma più di tutto mi muove il ritornello, la ninna nanna vera e propria, che alla familiare onomatopea inglese lully lullay sostituisce la parola alleluia, simile nei suoni, ma così profonda nel suo significato primitivo di "sia lode a Dio" con cui la Vergine-Madre contempla il suo Figlio-Padre.
Infine il testo, che non necessita di commento:
I
My love, my treasured one are youMy sweet and lovely son are you
You are my love, my darling new
Unworthy I, of you. Rit.
Alleluia, Alleluia,
Alleluia, Alleluia
II
Your mild and gentle eyes proclaimThe loving heart with which you came
A tender, helpless tiny babe
With boundless gifts of grace.
III
King of Kings, Most Holy OneGod the Son, eternal one
You are my God and helpless son
High ruler of mankind.
I versi dell'ultima strofa sono singolarmente smisurate nell'accostare il mistero, l'incredibile, l'insperato al neonato in fasce: "Re dei Re, Santissimo, Dio Figlio, l'Eterno, Tu sei il mio Dio e inerme figlio, alto dominatore dell'umanità."
da Minima musicalia