Sua maestà musicale Robert Fripp

24.07.2017


Questo articolo è estratto dal libro "King Crimson - Red".      16/5/2016 

Un chitarrista che abbia un approccio alla sperimentazione e manipolazione sonora e uno spiccato senso del "gancio" canzone parificabile a Jimi Hendrix, e al contempo una sapienza teorica musicale con altissime precisioni tecniche analoghe a John McLaughlin, e di questi due paragonabili capacità compositive e di leadership di band, non è una chimera: risponde al nome di sua musicale maestà britannica Robert Fripp. Lui è un chitarrista scienziato, altamente creativo.

Tuttora in attività si è affacciato al proscenio nel lontano 1969 con un album che davvero ha fatto epoca: In The Court Of Crimson King dei King Crimson.
Per i chitarristi elettrici solisti è quasi d'obbligo essere in qualche maniera influenzati dal sanguigno rock-blues, con note acute tirate e gridate, a volte sussurrate, comunque dinamici fraseggi, lui no: per gli assoli Fripp adotta un particolare suono che sembra di una tastiera (ha adottato un pedale di distorsione fuzz piuttosto raro pure all'epoca, si chiamava Buzzaround), un miscuglio tra un oboe e un clarino (bassi), omogeneo sia nel timbro sia nella dinamica ne consegue un fraseggio uniforme: anche solo per questo... Ma lui ha fatto molto di più. Fripp sin da questo disco si è subito differenziato ed elevato, nel brano che apre l'album, 21st Century Schizoid Man, con acidissimi accordi distorti, e per un grande assolo su una tiratissima base blues (in minore) senza ricorrere ad alcun lick (frasette fatte): improvvisa con un originale linguaggio composto di poche e scelte note lunghe con pochi bending e qualche cromatismo. Poi con un magnifico unisono con tutta la band.


Anche solo prendendo in considerazione quelli dei primi sei anni di attività dei KC e dei suoi primi due lavori solisti in coppia con Brian Eno (No Pussyfooting del '73 ed Evening Star del '75), in moltissimi brani (e non di rado negli stessi pezzi) ha svolto un lavoro chitarristico che si può in sostanza definire totale. Serrati e lunghi unisoni (21st Century Schizoid Man), limpidi arpeggi anche di chitarra acustica (Peace-Theme), distese melodie (Starless), sofisticati accordi jazzistici (Moonchild), accompagnamenti funky (Peoria), riff e power chords sia distortissimi (Larks' Tongues In Aspic) sia con media saturazione (cosiddetti "crunch") per poterli meglio articolare armonicamente (Red). E assoli (seppur non molti, purtroppo) di ogni natura ma sempre personali: da quelli jazzati (Cat Food) a quelli acustici (Cirkus), passando perfino per quelli ad accordi (Sailor's Tale), melodici (The Night Watch), onirici (Lizard), espressionisti (Ladies Of The Road), atonali (Providence).[...] Nei due straordinari dischi solisti ha creato, mediante un sistema complicato da lui messo a punto denominato Frippertronics (chitarra collegata a due registratori a bobine connessi tra loro in modo particolare), dei meravigliosi loop di chitarra che intessono trame musicali eccezionali (con aggiunti suoi ulteriori interventi e assoli) chiamati giustamente soundscapes (paesaggi sonori parenti alla musica d'avanguardia di Terry Riley e compagnia bella).


[...] Ha influenzato moltissimi chitarristi, pure alcuni fuoriclasse come Allan Holdsworth per l'algido e rapido fraseggiare quasi come una tastiera, e Bill Frisell (e il meno conosciuto David Torn) per l'enorme spettro d'intervento e le sperimentazioni sonore a tutti i livelli. Anche qualche italiano, e due tra i più bravi in assoluto: Franco Mussida e Pino Daniele. Mussida, soprattutto all'inizio, con la PFM, ha subìto l'influenza di Fripp sia come compositore che come chitarrista; Daniele, oltre a condividere una propensione a essere chitarrista a tutto campo, soprattutto nella sua epoca migliore (negli '80) ha ripreso dall'occhialuto chitarrista britannico un suono tondo e compatto (e l'adozione della Gibson Les Paul Custom nera, anche se Fripp aveva quella della prima serie fine anni '50 a tre pick-up), esotiche digressioni nelle improvvisazioni, pertanto scale alternative rispetto a quelle comunemente usate, sapienza nelle variazioni tematiche, un particolare uso del legato, e un caratteristico veloce vibrato (talvolta ottenuto muovendosi in asse alla corda, alla maniera dei chitarristi classici).
Insomma, oltre a grande leader e mente musicale di uno dei più importanti gruppi della storia del Rock Robert Fripp è stato in assoluto, inter-genere, uno dei più importanti chitarristi elettrici.

Da: carlopasceri.it

Biografia

Nato a Wimborne Minster nel Dorset in Inghilterra, Fripp inizia lo studio della chitarra imponendosi un metodo che lo accompagnerà per tutta la vita e che si riflette nella maggior parte delle sue composizioni, contraddistinte da spunti di notevole virtuosismo e marcata ecletticità, con riferimenti alla musica classica, alla musica contemporanea ed etnica.

Nel 1967 fonda il suo primo gruppo con il bassista Peter Giles ed il batterista Michael Giles. Il gruppo si chiama Giles, Giles & Fripp e pubblica due singoli e un album, The Cheerful Insanity of Giles, Giles & Fripp.

Nel 1969 fonda con Greg Lake, Michael Giles, Ian McDonald e il poeta Peter Sinfield i King Crimson. Nel 1970, dopo che Greg Lake lascia il gruppo, ne diviene leader, imponendo alla band una svolta più sperimentale e atonale.

Fripp nel 1973 con i King Crimson

Oltre alla sua attività all'interno delle varie incarnazioni dei King Crimson, in cui è l'unico membro sempre presente, Robert Fripp collabora con musicisti come Brian Eno (insieme al quale ha inventato e perfezionato la tecnica detta Frippertronics), David Bowie, Peter Gabriel, Peter Hammill, Van der Graaf Generator, Andy Summerse David Sylvian.

Nel 1974 scioglie i King Crimson e dedica i tre anni successivi allo studio delle discipline di Georges Ivanovič Gurdjieff.

Nel 1977 contribuisce alla registrazione dell'album di David Bowie Heroes registrando tutte le sue linee soliste in una sola giornata; in particolare è particolarmente inusuale il suono di chitarra quasi "a sirena" che è presente in "Heroes".[5] Nei due anni successivi è a New York dove registra il suo primo disco da solista, Exposure.

Dal 1981 al 1984 incide tre album con i riformati King Crimson e procede quindi, il 25 marzo 1985, alla fondazione della propria scuola di chitarra, per la quale studia e insegna un approccio completamente nuovo allo strumento, detto Guitar Craft: un connubio tra disciplina musicale, tecniche yoga ed il metodo Alexander adottato dalle scuole di recitazione.

Nel 1994 dà vita a una nuova incarnazione dei King Crimson con cui - pur con variazioni nell'organico - continua a suonare ed incidere album.

Dopo una lunga battaglia legale con l'etichetta discografica che possedeva i diritti delle incisioni dei King Crimson, Robert Fripp ha aperto la propria etichetta, la Discipline Global Mobile che produce e distribuisce le edizioni dei lavori dei King Crimson e di molti altri artisti.

La tecnica chitarristica di Fripp, soprattutto con la chitarra elettrica (solitamente una Gibson Les Paul), non è fondata sul blues, come nel caso di altri celebri solisti inglesi (da Eric Clapton a Ritchie Blackmore, da Jeff Beck a Jimmy Page), bensì su di un personalissimo mix di musica classica e suggestioni jazzistiche (che si riscontrano più che nel fraseggio, nelle scelte melodico-armoniche). C'è poi un'incessante ricerca di nuove soluzioni tecniche per quel che riguarda l'elaborazione elettronica del suono; ben noto il sistema Frippertronics, basato sul passaggio del suono della chitarra su un anello di nastro magnetico che passa attraverso due registratori a bobine Revox accoppiati, in modo da poter creare complessi tappeti polifonici in costante metamorfosi. Diretta evoluzione di quella tecnica sono i Soundscapes ("paesaggi sonori"), dove i registratori a bobina lasciano il posto ai più moderni delay digitali.

In ambito informatico è noto per essere l'autore della musica di avvio di Windows Vista.

Da: Wikipedia

                                                                                    

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